MAL’ARIA 2015

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PM10: NEL 2015 SONO GIÀ 73 I GIORNI DI SFORAMENTO

Campagna di monitoraggio polveri sottili per denunciare lo sforamento dei limiti di legge e i rischi per la salute

Legambiente Verona lancia un’attività di monitoraggio puntuale della qualità dell’aria, collocando una centralina per il rilevamento delle polveri sottili in corso Milano, accanto alla farmacia Borgo Milano, a Villafranca e a San Giovanni Lupatoto. La centralina, attiva 24 ore su 24 per una settimana, misurerà la concentrazione di polveri sottili con metodo gravimetrico, del tutto analogo a quello in uso per le misurazioni ufficiali, e renderà il valore medio giornaliero della concentrazione di polveri. I risultati verranno resi noti a fine campagna.

Il problema smog si conferma attuale: nel 2014 a Verona i giorni di superamento del valore giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo stabilito dalla legge sono stati 51, nel 2015 sono già 73 (dati aggiornati al 02 Dicembre 2015), che significa un aumento di oltre 20 giorni in un solo anno.

Gli indicatori ambientali di ARPA Veneto considerano due soglie di legge: Valore Limite (VL) per la protezione della salute umana (la media annuale non deve superare i 40 μg/m3); Valore Limite (VL) giornaliero per la protezione della salute umana di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte/anno. Per entrambi questi indicatori ARPAV ha segnalato per il 2015 lo stato “Negativo” indicando una situazione critica su tutto il territorio veneto. Da ricordare inoltre che l’OMS consiglia valori inferiori a quelli di legge per la protezione della salute umana.

Le principali fonti di particolato atmosferico sono, a livello europeo, il traffico veicolare, le industrie e la combustione di biomasse; sia l’inquinamento atmosferico che le polveri sottili sono state recentemente classificate come cancerogene (IARC International Agency for Research on Cancer, 2013).

L’inquinamento atmosferico è la principale sorgente di danni alla salute in Europa; malattie cardiache e infarto sono le cause di morte prematura più comuni dovute a inquinamento atmosferico seguite da malattie polmonari e cancro ai polmoni. Inoltre l’inquinamento aumenta l’incidenza di una vasta gamma di altri disturbi (respiratori, cardiovascolari, epidermici e perfino disturbi infantili al linguaggio) con effetti sia a breve che a lungo termine. Questo comporta una considerevole ricaduta economica (spese mediche e calo della produttività) e una perdita di anni di vita; è stato stimato che a causa dell’inquinamento atmosferico della Pianura Padana si abbia una riduzione dell’aspettativa di vita di circa un anno.

I dati raccolti sono scaricabili a continuazione:

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