Il nostro commento sulla revoca della cittadinanza onoraria a Roberto Saviano
Roberto Saviano è un simbolo di lotta contro mafie ed ecomafie, premiato da Legambiente nel 2018 con un riconoscimento speciale del Premio Ambiente e Legalità, conferitogli per l’impegno nel denunciare le mafie, la loro pericolosità per l’ambiente e la vita civile delle comunità e per la difesa dei diritti dei più deboli quale antidoto alle mafie, alla corruzione e alle dinamiche distruttive della democrazia.
In Veneto le infiltrazioni mafiose sono ben presenti e radicate, secondo l’ultimo rapporto della Direzione Investigativa Antimafia:
“Esistono da tempo forti segnali che indicano come il territorio del Veneto stia diventando di particolare interesse per le consorterie mafiose, attraverso presenze qualificate o vere e proprie proiezioni nel territorio regionale”.
Un sistema, quello Veneto, in cui
“Professionisti e imprenditori si rivolgono ai mafiosi per fare anche da tramite con la pubblica amministrazione”
Gli stessi numeri del dossier Ecomafia di Legambiente parlano di una regione esposta a reati contro l’ambiente, dai rifiuti stoccati illegalmente nelle cave e nei capannoni, alle inchieste sul cemento che dimostrano come l’attenzione deve essere tenuta alta sui reati contro l’ambiente.
Pensiamo quindi che la decisione di revoca della cittadinanza onoraria a Saviano, votata ieri in Consiglio Comunale, per quanto evidentemente ideologica, imbarbarisce il dibattito pubblico e non costituisce un bel segnale per la città, che ha temi urgenti con cui è costretta a confrontarsi.
Per approfondire:
I numeri del ciclo illegale di cemento in Veneto (2020)
I numeri del ciclo illegale di rifiuti in Veneto (2019)
Il Rapporto della Direzione Investigativa Antimafia – Luglio/Dicembre 2019