VICENDE DI ACQUA NEL VERONESE – 16 Maggio 2019

INCONTRO PUBBLICO

Batteria di scarpa, via San Zeno in Monte (Verona)  –  Giovedì 16 maggio, 18:00 – 20:00

VICENDE DI ACQUA NEL VERONESE

DISPONIBILITA’ –  INQUINAMENTO –  CAMBIAMENTI LIMATICI

Il livello del Garda ha recentemente richiamato la questione delle acque nella nostra provincia, buon ultimo allarme dopo gli inquinamenti da PFAS delle acque potabili e irrigue, gli inquinamenti da pesticidi, gli scarichi abusivi, il mancato controllo nella gestione dei reflui, gli sprechi e le perdite della rete.

Ce n’è abbastanza per rimettere in piedi la discussione a partire dai fatti oggettivi, mettendo in coda le manovre politiche di convenienza.

La conoscenza è la strada maestra per il cambiamento, per individuare azioni efficaci di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e contemporaneamente per porre rimedi a scelte sbagliate del passato anche recente. Obiettivi irrinunciabili per Legambiente in materia di gestione delle acque sono garantire un’ottima qualità delle falde, una buona qualità delle acque dei corsi d’acqua e dei corpi idrici, additare i grossolani errori nella proposta di sbarramenti sui corsi d’acqua per la produzione di energia elettrica e garantire un adeguato flusso ecologico delle acque.

Parlarne innanzitutto! Lo facciamo giovedì 16 maggio dalle 18 alle 20 presso la Batteria di scarpa in via San Zeno in Monte con l’ing. Luciano Franchini, direttore dell’Ato Veronese

L’acqua è l’elemento principale che permette di percepire gli effetti dei cambiamenti climatici. Si alternano sempre più spesso fenomeni di siccità o allagamenti catastrofici che mettono in ginocchio interi territori. Appare sempre più evidente la necessità di intervenire concretamente sulla gestione di questo bene in termini di tutela, prelievi, uso, sprechi e inquinamento. Non solo, quindi, i cambiamenti climatici in atto impongono un ripensamento del rapporto con la risorsa idrica, sia per la disponibilità (quantitativa e qualitativa) che per i costi energetici che comporta, ma serve ripensare anche in merito alle scelte in tema di gestione, se pubblica o privata.

Si aggiunga il controverso problema del rapporto fra i soggetti gestori, attenti alla dimensione economica e di profitto, e l’utenza, che pretende un controllo sulle scelte.

Si tratta di capire lo stato attuale nel veronese, le prospettive che l’ATO intende darsi e se esse rispondono alle aspettative che l’opinione pubblica avanza.

Uno sguardo alle principali pressioni antropiche che ostacolano il raggiungimento degli standard ambientali dei corpi idrici (agricoltura, sviluppo urbano, attività industriali, depurazione, pesticidi, inquinamento chimico…), per comprendere la situazione nei 97 comuni veronesi, quali i principali interventi e progetti che i due gestori veronesi stanno attuando in merito al servizio idrico integrato, e lo stato di attuazione del Piano d’Ambito.

Il tema è indubbiamente complesso e certamente non è obiettivo di questo incontro soddisfare ogni dubbio o conoscenza in merito alla gestione “acqua”. Vuole essere un contributo ad una discussione che si basi su un quadro conoscitivo di dati utili a formare opinioni solide fondate sulla conoscenza e sulla consapevolezza.