PENDOLARIA 2015

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Legambiente presenta il Rapporto Pendolaria 2015

Veneto tra le Regioni in cui si investe meno per il servizio ferroviario. Indagine sulla tratta Verona – Legnago tra disservizi e stazioni fatiscenti.

Pendolaria 2015, il dossier di Legambiente, presenta le criticità del sistema ferroviario italiano: molti i punti deboli e preoccupante l’immobilismo rispetto all’edizione precedente. Il trasferimento dei poteri sul servizio ferroviario alle Regioni complessivamente non ha funzionato. Le regioni da una parte hanno pagato il prezzo della disattenzione dello Stato e del taglio dei trasferimenti, dall’altra hanno complessivamente privilegiato investimenti nel trasporto su gomma. Da questa situazione si esce non riportando i poteri al Ministero dei Trasporti ma piuttosto chiarendo bene le responsabilità. In particolare le regioni hanno la responsabilità di definire il Contratto di servizio con i gestori dei treni, passaggio assolutamente fondamentale. Inoltre, hanno la grande responsabilità di individuare i capitoli di spesa nel proprio bilancio per aggiungere risorse a quelle statali per potenziare il servizio (ossia più treni in circolazione) e per il materiale rotabile (dunque i treni nuovi o riqualificati)”. Le Regioni non sono tutte uguali: in alcune, in questi anni, si è investito e capito l’importanza del tema, in altre è come se non fosse cambiato nulla dagli anni novanta.

Il Veneto è tra le regioni che hanno investito meno per i collegamenti ferroviari, destinando solamente il 7,9% della spesa dedicata alla mobilità per il sistema ferroviario regionale, e confermando, in linea con gli ultimi vent’anni, il 91,9% della spesa per il medesimo capitolo per nuove strade e autostrade, come la Pedemontana veneta, la Valdastico, il Raccordo anulare di Padova, la Nogara-Mare e le migliaia nuovi collegamenti che, in maniera assai più efficiente, potrebbero essere uniti proprio con i servizi ferroviari regionali.  Continua a  leggere il comunicato stampa>>>

Rapporto Pendolaria 2015>>>